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ALLA SCOPERTA DEL RUGBY-ITALY!

ALLA SCOPERTA DEL RUGBY-ITALY!

Fratelli d’Italia, fratelli di… mischia!

L’Italia del Rugby è impegnata in queste settimane nel mondiale che in questo 2019 si disputa in Giappone.

Il primo obiettivo per gli azzurri allenati dall’irlandese Conor O’Shea è quello di superare la fase a gironi e provare a giocarsi qualcosa di importante nei match a eliminazione diretta.

Inutile sognare troppo, l’Italia del Rugby difficilmente potrà ambire a giocarsela contro le big mondiali: Nuova Zelanda, Australia, Inghilterra, Sudafrica per fare qualche nome, ma quando le cose si fanno serie noi italiani siamo sempre capaci di tirare fuori qualcosa in più e quindi proviamo a credere in un mondiale da protagonisti e per aiutarvi a conoscere meglio la nostra Nazionale, ecco alcune statistiche interessanti:

– La vittoria più larga mai ottenuta dagli Azzurri risale al 1994 quando a Viadana in provincia di Mantova, polverizzammo la Repubblica Ceca 104 a 8!

Una super vittoria che fa da contraltare alla peggiore sconfitta mai subita dall’Italia, ovvero quella del 1999 quando a Durban il Sudafrica ci fece 101 punti senza concederci neppure una meta.
Sempre quell’anno anche la Nuova Zelanda ce ne fece 101, ma almeno in quel caso riuscimmo a segnare 3 punticini con una punizione (magrissima consolazione).

– La Romania è la Nazionale che abbiamo affrontato più volte: ben 42 partite ufficiali.

– La squadra con cui abbiamo collezionato il maggior numero di vittorie? Sempre la Romania: 23 successi a pari con la Spagna.

La nostra bestia nera? La Francia che in 41 precedenti ci ha sconfitti per 38 volte, ma a livello statistico è peggio il confronto con l’Inghilterra che in 25 volte non abbiamo mai battuto.

– Il giocatore più presente nella storia della Nazione è il nostro attuale capitano Sergio Parisse, mentre è Diego Dominguez il top scorer che tra il 1991 e il 2003 ha collezionato ben 983 punti.

Ecco, servirebbe proprio Dominguez a guidare i nostri ragazzi in questo mondiale nipponico che noi di Intersport stiamo seguendo con passione. Perché alla fine il risultato è secondario quando l’amore per lo sport è puro!