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Come imparare a nuotare da adulti:
5 consigli utili

Come imparare a nuotare da adulti:
5 consigli utili

Autore: Luca Gargiulo

Il nuoto è uno sport affascinante e nell’immaginario collettivo l’attività del benessere.

Ogni medico consiglierebbe di praticare il nuoto (a meno di casi sporadici dove è controindicato per problematiche fisiche particolari) perché allunga la muscolatura, esercita e migliora la respirazione, aiuta a migliorare la postura, è un’attività sportiva che non sollecita tendini ed articolazioni.

Inoltre, cosa da non sottovalutare, in situazioni di pericolo in ambiente acquatico saper nuotare può salvarti la vita o, senza essere troppo tragici, permetterti di affrontare con tranquillità e serenità difficoltà impreviste.

Ah, dimenticavo: saper nuotare ti permette di godere a pieno del divertimento durante la tua vacanza al mare!

Sei un amante della montagna? Beh, un bel tuffo e qualche bracciata in un lago alpino dopo una lunga camminata tra boschi, vette e prati, rigenera corpo e mente e rinfresca le idee!

Il nuoto è un’attività che si svolge in un ambiente non naturale per l’essere umano; proprio per questo necessita di una buona tecnica, ancor prima dell’allenamento fisico!

Se non sei tra i fortunati che sono stati “costretti” dai genitori a frequentare una piscina ed un corso di nuoto da bambini, quando le capacità di adattamento ed apprendimento sono al massimo livello, il percorso per imparare a nuotare da adulto potrebbe essere lungo e difficoltoso.

Ma sono qui per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi, e non per trovare alibi!

Imparare a nuotare da adulti, come ogni altra cosa, richiede impegno e determinazione: ma difficile non significa impossibile!

E così voglio darti 5 semplici consigli per aiutarti nel tuo percorso.

  1. Prima di imparare a muoverti e spostarti nell’acqua, devi imparare a galleggiare: sperimenta il galleggiamento statico sia a pancia in alto che a pancia in basso, ricercando con pazienza la posizione ottimale del corpo che consenta all’acqua di “sorreggerti” attraverso la Spinta di Archimede. Se galleggia un cadavere, sicuramente puoi riuscirci anche tu!!
  2. Impara ad andare a fondo ed a rimanere a fondo: esercitati in piscina, dove l’acqua non è eccessivamente profonda, in completa sicurezza. Ti renderai subito conto che è molto più difficile affondare che rimanere in superficie: l’acqua tende a spingerti verso l’alto senza che tu faccia nulla, come già detto nel punto precedente. Attraverso questo esercizio acquisirai sicurezza ed eliminerai alcune paure inconsce nei confronti dell’acqua profonda, che rendono il processo di apprendimento più lento e difficoltoso. Sperimenterai che è naturale galleggiare, non affondare!
  3. Impara a respirare in acqua: si, lo so che non hai le branchie! 😊 Esercitati ad inspirare aria in superficie e svuotare completamente i polmoni sott’acqua, espellendo l’aria sia attraverso il naso che attraverso la bocca. Uno dei principali problemi e difficoltà che si incontrano nel nuotare, anche per atleti con una buona tecnica natatoria ed un buon livello di allenamento, è l’affanno generato da una respirazione non corretta; la paura inconscia di rimanere senza fiato porta ad inspirare di continuo ed in maniera concitata, compulsiva, senza svuotare completamente i polmoni attraverso l’espirazione subacquea. Questa pratica non fa altro che incrementare il livello di anidride carbonica nel sangue: il cervello reagisce generando la sensazione di affanno e fame d’aria, che porta rapidamente a scarsa lucidità nei movimenti e tendenza a modificare la postura per tenere la presa d’aria, la bocca, più vicina possibile alla superficie dell’acqua, rendendo il galleggiamento e l’avanzamento più difficili e faticosi.
  4. Esercitati a rimanere sott’acqua con la bocca spalancata e la muscolatura del collo e del viso rilassata; capirai immediatamente che l’acqua non riesce da sola ad entrare dalla bocca. Questo esercizio ti darà ulteriore sicurezza nell’immersione della testa sotto la superficie dell’acqua, e consapevolezza che durante il nuoto è molto difficile “bere”, se non durante la fase di inspirazione in superficie.
  5. Quando nuoti a stile libero concentrati a tenere la testa completamente immersa in acqua; il tuo corpo assumerà di conseguenza una postura più distesa ed orizzontale, facilitando il galleggiamento. Inoltre, un corpo completamente immerso in un fluido genera minor resistenza all’avanzamento, che significa nuotare con minor fatica e maggiore “scivolamento”.

So già che starai pensando a questi consigli come qualcosa di davvero basico, e di conseguenza poco efficace nel percorso che dovrà fare di te un nuotatore migliore, nel minor tempo possibile.

Ti assicuro che sono le fondamenta del nuoto, che spesso vengono trascurate a discapito di ore estenuanti di esercizi tecnici sui vari stili di nuotata ed allenamento in acqua.

Che tu sia un principiante al primo approccio con il nuoto, oppure un buon nuotatore, esperto ed ambizioso, che non riesce a migliorare più le proprie performance, dedicando una parte del tuo allenamento a questi semplici esercizi costruirai delle fondamenta solide sulle quali strutturare l’evoluzione del tuo nuoto. Migliorerai con poco tempo la tua tecnica natatoria, riducendo la fatica ed incrementando la velocità e le distanze percorse!