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La terribile verità sull’allenamento funzionale

La terribile verità sull’allenamento funzionale

Autore: Luca Gargiulo

Al giorno d’oggi in ogni palestra che meriti di essere definita tale esiste un corso di allenamento funzionale.
Se frequenti una palestra e non ne hai mai sentito parlare, non allarmarti; non è la tua palestra che è scadente!
Anzi, la tua palestra è talmente figa che ha voluto proporre la sua attività con un termine più di impatto: e così anche tu hai sicuramente a disposizione un corso di functional training o crossfit.

Molti atleti di endurance, che siano neofiti, amatori di buon livello o agonisti, utilizzano i corsi di allenamento funzionale in palestra come potenziamento per la loro attività sportiva principale; dai runner ai ciclisti, passando per i triatleti, in particolar modo nel periodo invernale dove la costruzione delle basi della preparazione atletica, le brutte giornate e la scarsità di gare rendono l’allenamento indoor ed in compagnia una piacevole alternativa.

Il divertimento e la fatica sono assicurati, in particolar modo se le sessioni di allenamento funzionale sono guidate da un istruttore preparato e creativo. Anche i risultati sul corpo non tarderanno a manifestarsi: muscolatura più tonica e definita, incremento della “forza funzionale” e delle abilità nell’esecuzione degli esercizi!

“Forza funzionale”: è proprio questa la parola chiave di cui voglio parlare.
“Funzionale”: “che svolge adeguatamente le funzioni a cui è destinato; efficiente”.
La domanda sorge spontanea: “Funzionale a cosa?”

Se non te lo sei mai chiesto, che tu sia un runner, ciclista, triatleta, calciatore, tennista e chi più ne ha più ne metta, che partecipi ad un corso di functional training in palestra come potenziamento per la tua attività sportiva principale, forse è l’occasione buona per ragionarci un po’ su!
Stai tranquillo, ti aiuterò io, fornendoti degli spunti di riflessione che potranno esserti utili come guida per percorrere strade inesplorate:

● La tua forza dopo alcune lezioni del corso di functional training, che frequenti con costanza e determinazione, è aumentata; riesci a percepirlo sia attraverso il miglioramento delle prestazioni negli esercizi proposti durante la lezione che nella vita quotidiana, quando ti ritrovi d’estate con 40°, ad esempio, a dover portare ogni giorno quattro casse di acqua al quarto piano per reintegrare i liquidi persi durante la tua attività sportiva all’aperto. Sei sicuro che la forza che hai sviluppato sia necessaria a supportare il gesto tecnico e la prestazione nella tua attività sportiva principale, per la quale hai faticato e lavorato sodo durante l’inverno, nella speranza di migliorare le tue performance? O potresti addirittura aver potenziato un qualcosa che ai fini della tua attività risulta controproducente?

● Il tuo corpo risulta più tonico e muscoloso, e sicuramente in spiaggia sarà un piacere passeggiare in costume per km e km in modo che più persone possibile possano ammirarti dai loro teli da spiaggia o lettini. Tutto questo è davvero funzionale alla prestazione che ricerchi nella tua attività sportiva principale?

● Sei sicuro di avere investito il tempo dedicato all’allenamento di functional training in maniera ottimale per il raggiungimento dei tuoi obiettivi (ammesso che ti siano chiari e che siano orientati al miglioramento nella tua attività sportiva)?

Non voglio consigliarti di abbandonare la tua palestra, il tuo istruttore, il tuo gruppo di functional training: il divertimento e la serenità sono le fondamenta dell’attività sportiva, in particolar modo se non sei un professionista.
Non voglio spingerti a sollevare dischi in ferro o ghisa in sala pesi per potenziare la muscolatura specifica e migliorare le tue prestazioni sportive: a meno che non ti piaccia farlo e che ti renda sereno e felice, senza compromessi.

In fondo, basta definire obiettivi chiari e percorrere la via più breve per raggiungerli!