Se vuoi imparare a sciare bene su ogni tipo di neve e pendenza, il salto di qualità passa dalla tecnica sci: posizione centrale, gestione degli spigoli e tempi giusti di curva. In questa guida trovi indicazioni pratiche, esercizi di presciistica, drill semplici da fare in pista e suggerimenti sull’attrezzatura per sciatori intermedi e avanzati. LE BASI CHE CONTANO DAVVERO (E CHE FANNO LA DIFFERENZA) Il punto chiave è la centralità: bacino sopra i piedi, tibia in lieve pressione sulla linguetta dello scarpone, sguardo avanti. Braccia attive ma rilassate, bastoncini a “cornice” del campo visivo. Restare centrali ti permette di controllare gli spigoli e di guidare la curva con meno fatica. Se ti ritrovi spesso arretrato, abbrevia l’arco di curva e pensa a “portare l’ombelico sopra gli scarponi”. CURVA IN CONDUZIONE VS DERAPATA: QUANDO E PERCHÉ Qui non è questione di “meglio o peggio”, ma di scegliere lo strumento giusto al momento giusto. La conduzione (carving) ti dà stabilità e precisione su neve compatta; la derapata controllata è la valvola di sicurezza per gestire pendenza, traffico e lastre. L’obiettivo è saper alternare le due modalità senza strappi. Conduzione: spigoli progressivi, archi puliti, ideale su pendenze medie/alte con neve compatta. Derapata: riduce velocità e chiude il raggio su ripido/ghiaccio o in spazi stretti. Transizione: riduci l’angolo di spigolo prima di liberare la coda, così il controllo resta fluido. TIMING: L’ARTE DELL’INGRESSO IN CURVA Pensa alla curva in tre fasi: chiusura (finisci la precedente), transizione (alleggerisci, cambi spigolo), ingresso (riprendi pressione). Il trucco è anticipare la transizione un attimo prima di dove ti verrebbe naturale. In questo modo, resti centrale ed eviti di “buttare giù” la spalla interna . Un riferimento semplice: pianta il bastoncino poco prima del cambio di spigolo, con gesto corto e deciso. PRESSIONE E SPIGOLI: QUANTA, QUANDO E DOVE In pendenza e su neve dura, la pressione deve crescere progressivamente nella prima metà della curva, per poi “scaricare” in chiusura. Evita i picchi improvvisi, che fanno perdere aderenza, e cerca un angolo di spigolo coerente con la velocità. Se i tuoi sci “saltano”, allunga il raggio di curva e riduci l’angolo; se “scappano” via, entra più graduale e tieni il busto stabile. LEGGERE TERRENO E VELOCITÀ La neve non è mai uguale: adattare raggio, appoggi e assetto al terreno fa la differenza tra guidare gli sci e farsi portare. In neve morbida allarga leggermente la base d’appoggio e arrotonda l’arco; su ghiaccio cerca archi più lunghi, pressione costante e assetto compatto. Dossi e cambi pendenza si “assorbono” con caviglie e ginocchia, come ammortizzatori. Neve morbida: base un filo più larga, archi rotondi, progressione dolce. Ghiaccio: angolo di spigolo pulito, raggio più lungo, niente movimenti bruschi. Linea di sicurezza: scegli traiettorie che lascino sempre spazio a valle per una curva di fuga. ESERCIZI DI PRESCIISTICA (SEMPLICI E UTILI) Prima di chiedere di più ai tuoi sci, prepara il corpo: 20–30 minuti, 3 volte a settimana, sono sufficienti per arrivare in pista con gambe reattive, core stabile e mobilità “utile” (caviglie/anche/torace). Lavora pulito, senza arrivare a cedimenti: l’obiettivo è qualità del movimento, non “fare fatica”. Forza & controllo: squat, affondi, ponti glutei, calf raise. Core: plank (frontale e laterale), dead bug, hollow hold brevi. Mobilità: caviglie (dorsi/flessioni), anche (aperture), rachide toracico (rotazioni). Reattività: saltelli su una gamba, step rapidi su gradino basso. DRILL TECNICI FACILI DA FARE IN PISTA Scegli una rossa facile o una blu ampia e dedicati a 2–3 run “di lavoro” prima di alzare ritmo e pendenza. I drill elencati trasformano la tecnica in automatismi: più centralità, transizioni pulite, pressione sulla lamina esterna senza strappi. Curva “lunga–media” con focus centralità: mani ferme, sguardo orizzonte; senti la tibia che tocca sempre la linguetta. Cambio spigolo morbido: alleggerisci tra una curva e l’altra, bastoncino piantato corto, niente spalla che crolla. Mezzaluna in conduzione: su pista ampia, incidi archi progressivi aumentando un po’ l’angolo di spigolo ad ogni curva. Derapata controllata: su tratto ripido ma sicuro, entra dolce, fai scivolare la coda e chiudi la curva senza strappi. Hai già dato un’occhiata alla nostra attrezzatura per sciare? Scopri ora la collezione Intersport. Per uno sciatore intermedio, uno sci allround o piste con raggio medio è spesso l’opzione più equilibrata; per un avanzato, valutare modelli più reattivi ma ancora gestibili fuori dalle prime ore del mattino. Scarponi: calzata precisa, flex coerente con peso/tecnica (troppo rigidi = arretramento; troppo morbidi = poco sostegno). Maschera con lenti adatte alla luce del giorno, guanti caldi ma con buona sensibilità. Scopri ora le nostre collezioni di maschere da sci e scarponi da sci dei migliori brand. ERRORI COMUNI (E CORREZIONI RAPIDE) Arretramento cronico: archi più lunghi, tibia alla linguetta, core attivo. Spalla interna che cade: anticipa leggermente il cambio, bastoncino corto. Curva “a strappi”: entra graduale, costruisci la pressione, lascia scorrere in chiusura. Gambe rigide: pensa ad “assorbire” terreno e vibrazioni con caviglie e ginocchia. SCIARE MEGLIO, STANCARSI MENO, DIVERTIRSI DI PIÙ Migliorare la tecnica sugli sci non significa complicarsi la vita, ma mettere in ordine pochi gesti chiave: posizione centrale, spigoli ben gestiti, tempi puliti e rinforzarli con esercizi di presciistica e piccoli drill in pista. In questo modo crescono sicurezza, controllo e divertimento, sia se ti definisci sciatore intermedio sia se ti senti già avanzato. Ricordati, prima di partire per la tua prossima avventura sulla neve, di scoprire tutti i nuovi capi e le attrezzature sci sul nostro sito per divertirti con il massimo del comfort e sicurezza.